mercoledì 29 maggio 2013

Passeggiate d'Autore Milano - Barbara Caputo: All'ombra dei ponti. Saper vedere e osservazione fotografica urbana

La passeggiata ha lo scopo di condurre i partecipanti a riflettere sulle zone di confine e gli interstizi urbani, apprendendo a osservare parti apparentemente irrilevanti di città, rivelandone invece l'importanza ai fini di una riappropriazione alternativa dello spazio, così come a esercitare l'osservazione dell'altro in una zona densamente multietnica. Il percorso prenderà avvio dalla fermata della metropolitana di Turro, si snoderà lungo i ponti della ferrovia e proseguirà concludendosi in alcuni luoghi della zona di via Padova.

I partecipanti sono invitati a portare una macchina fotografica (di qualsiasi tipo, o anche quella del cellulare), e saranno invitati a scattare foto lungo il percorso. Le immagini più belle saranno selezionate da Pluriversi e pubblicate sul sito di Passeggiate d'Autore. Gli autori delle tre migliori foto avranno diritto a una Passeggiata gratuita a scelta. 

Appuntamento
Sabato 1 giugno - 10.30
Fermata MM1 Turro - davanti Jean Louis David (Viale Monza)
10.00 euro/7.00 euro con Carta Più Feltrinelli
Info/Prenotazioni: pluriversi@gmail.com / 3495712336

Il libro
Gianni Biondillo - Michele Monina, Tangenziali (Guanda)
Esistono molti modi per conoscere una città, e molti modi per raccontarla: Gianni Biondillo e Michele Monina, il primo milanese di nascita e il secondo d’adozione, entrambi appassionati di psicogeografia, decidono di intraprendere insieme un viaggio programmatico. Un pellegrinaggio attorno alla città, camminando in un territorio dimenticato dai viaggiatori abituali. Seguendo il margine delle tangenziali di Milano, usato come una sorta di filo d’Arianna, i due scrittori cercano di mappare la città a partire dai suoi bordi sfrangiati, finendo per scrivere un libro in cui il viaggio da raccontare è uno solo, ma i racconti di viaggio sono due, come due sono gli sguardi, i vissuti, le voci. Tra nutrie morte al bordo della strada, statue di Mao Tse-tung in marmo bianco, ex combattenti ustascia finiti a fare i carrozzieri, ragazzine rom stese sul letto della propria roulotte ad ascoltare musica, Biondillo e Monina mettono in scena luoghi, personaggi, aneddoti, traiettorie sghembe, vie d’acqua, cantieri in corso, polaroid di periferie, suggestioni psicogeografiche, appunti di fisiognomica cittadina, materiali vari raccolti durante i lunghi tragitti, tutti percorsi rigorosamente a piedi. Potevano stupirvi con effetti speciali. Lo hanno fatto.  





L'autore
Barbara Caputo, dopo la laurea in Scienze Politiche presso l’Università Orientale di Napoli, ha qui conseguito il dottorato in Antropologia con una tesi esplorativa di usi simbolici e significati dello spazio umano. In seguito si è dedicata parallelamente alla ricerca sul campo in Tunisia e alla ricerca sui migranti arabi a Milano, per conto dell’Università Bicocca. In Tunisia si è dedicata preminentemente all’analisi del rapporto tra persone e spazio nei luoghi sacri e turistici e nei percorsi quotidiani, e al rapporto tra spazio e genere, svolgendo un terreno a Sidi bou Said e a Tunisi. Successivamente si è occupata di identità culturale legata alla memoria storica e architettonica, e alle rappresentazioni e politiche del patrimonio culturale in Tunisia, nell’ambito delle azioni per la creazione di uno spazio euro mediterraneo, e di ibridazione culturale e integrazione collegate alle politiche dell’identità, su incarico dell’Irmc (Institut de Recherches Contemporaines sur le Maghreb). Ha svolto ricerca sul campo a Cartagine, Sidi Bou Sa’id, Tunisi, Kairouan e Sousse e si è occupata delle dinamiche di finanziamento internazionali delle politiche del patrimonio e delle iniziative di promozione del patrimonio, su scala locale e internazionale. A Milano ha fatto svolto una ricerca sul rapporto tra immigrati arabi e spazio (finanziamento Cnr), e sull’ibridazione culturale e sul suo rapporto con l’integrazione fra gli immigrati tunisini, mediata dal ricorso al patrimonio culturale come risorsa dialogica e di scambio. Dal 2002 lavora inoltre con la Fondazione Ismu nel settore Salute e Welfare, occupandosi principalmente di donne migranti, rapporto tra migranti e servizi, mutilazioni genitali femminili. Si è occupata inoltre di sensorialità e ricerca in rete in collaborazione con l’Università “Cà Foscari” di Venezia. 
Svolge attività di giornalismo culturale e collabora con la Terza Pagina del Mattino di Napoli. E’ specializzata in letteratura mediorientale e asiatica. Attualmente è presidente dell’Associazione Pluriversi. 












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