martedì 8 aprile 2014

Passeggiate d'Autore Milano - Daniele Biacchessi: Il dovere della Memoria

Con Daniele Biacchessi intraprendiamo un viaggio nei luoghi della Resistenza di Milano: Villa Triste (il luogo delle torture di Pietro Koch, palazzo Carmagnola (il luogo delle torture della Legione Muti), Loggia dei mercanti (l'elegia della Resistenza), Arcivescovado (le ultime ore di Benito Mussolini)

Appuntamento
12 aprile
10.30 – Via Paolo Uccello, 15-17 – Villa Triste

10.00 euro/7.00 euro con Carta Più La Feltrinelli

Info/Prenotazioni: paolo.melissi@gmail.com / 3495712336

Con la rivista Satisfiction e Librerie la La Feltrinelli Milano

Il libro 
Daniele Biacchessi - Orazione civile per la Resistenza (Promo Music)

La guerra di liberazione dalla dittatura nazifascista e dalla occupazione tedesca viene raccontata attraverso le tante storie di resistenza che hanno fatto l'Italia e cambiato il corso della Storia. Una grande narrazione che ripercorre i luoghi dove ancora vivo è il ricordo delle migliaia di persone che hanno pagato a caro prezzo gli ideali di democrazia e libertà. "Orazione civile per la Resistenza" è il primo libro popolare sulla Resistenza, una storia corale e necessaria che Daniele Biacchessi, spinto dall'urgenza di non disperdere la memoria, riversa in un racconto frutto di un intenso studio basato su documenti storici, d'archivio, testimonianze, atti giudiziari. Con le interviste a Tina Anselmi, Giorgio Bocca, Vittore Bocchetta, Gianfranco Maris, Carlo Smuraglia, Libero Traversa, Giuliano Vassalli.





L'autore
Daniele Biacchessi, giornalista e scrittore. Caporedattore di Radio24-Il Sole24ore.Premio Cronista 2004 e 2005 per il programma “Giallo e nero”. Premio “Raffaele Ciriello” 2009 per il libro “Passione reporter”. Premio Unesco 2011 per lo spettacolo “Aquae Mundi” con Gaetano Liguori. Ha pubblicato decine tra libri, prefazioni e interventi. “La fabbrica dei profumi” (Baldini&Castoldi,1995), “Fausto e Iaio” (Baldini&Castoldi, 1996), “Il caso Sofri” (Editori Riuniti, 1998), “L’ambiente negato” (Editori Riuniti,1999), “10,25 cronaca di una strage” (Gamberetti, 2000), “Il delitto D’Antona” (Mursia, 2001), “Un attimo..vent’anni” (Pendragon, 2001), “Ombre nere” (Mursia, 2002), “Punto Condor. Ustica, il processo” (Pendragon,2002), “L’ultima bicicletta, il delitto Biagi” (Mursia, 2003), “Cile 11 settembre 1973″ (Franco Angeli, 2003), “Vie di fuga. Storie di clandestini e latitanti” (Mursia 2004), “Roberto Franceschi: processo di polizia” (Baldini Castoldi Dalai,2004), “Walter Tobagi. Morte di un giornalista.” (Baldini Castoldi Dalai, 2005), “Una stella a cinque punte. Le inchieste D’Antona e Biagi” (Baldini Castoldi Dalai, 2007), “Il paese della vergogna” (Chiarelettere, 2007), “Fausto e Iaio, trent’anni dopo”, capitolo “I fatti” (Costa&Nolan, 2008), “Passione reporter” (Chiarelettere, 2009),”Attentato imminente”, prefazione al libro di Simona Mammano e Antonella Beccaria (Stampa Alternativa, 2009), “Per non dimenticare, il teatro civile di Daniele Biacchessi (Associazione LaLokomotiva, 2010), “Maledetta fabbrica” a cura di Simona Mammano, capitolo sulle morti bianche (Stampa Alternativa, 2010), “Teatro civile, nei luoghi della narrazione e dell’inchiesta” (Edizioni Ambiente collana Verdenero inchieste, 2010),”Orazione civile per la Resistenza” (2012, Promomusic), “Enzo Tortora, dalla luce del successo al buio del labirinto” (2013, Aliberti), “Giovanni e Nori, una storia di amore e di resistenza” (Laterza 2014).

Nel 2001 scrive e dirige il docufilm “Il filo della memoria” (montaggio di Gianfranco Vietti), sui familiari delle vittime delle stragi e del terrorismo.

Daniele Biacchessi é autore, regista e interprete di teatro narrativo civile. “La storia e la memoria” (2004) , “Fausto e Iaio, la speranza muore a 18 anni” (2005), “La Fabbrica dei profumi. Il racconto di Seveso” (2006), “Storie d’Italia. I diari” (2006), “Punto zero, frammenti di underground americano” (2008), “Piazza Fontana, il giorno dell’innocenza perduta” (2009), Ustica Punto Condor” (2011), con il sassofonista Michele Fusiello. “Giovanni e Nori, una storia di amore e di Resistenza” (2014) con Gang e Gaetano Liguori. “1914 – 1918. La guerra degli ultimi. Diario di un alpino” (2014) con Massimo Priviero. “Orazione civile per la Resistenza” (2011) in solista. “Orazione civile per la Resistenza – La rossa primavera” (2012) con  Marino e Sandro Severini dei Gang e Michele Fusiello. “Roberto Franceschi. Processo di polizia” (2005), “Quel giorno a Cinisi. Storia di Peppino Impastato” (2006),”Aquae Mundi, l’acqua è un bene comune” con il pianista Gaetano Liguori. “Il paese della vergogna” e “Passione reporter” con Marino e Sandro Severini dei Gang. “I ventitré giorni della città di Alba” (2007) e “Il sogno e la ragione. Storie del ’68″, con Gaetano Liguori e Michele Fusiello. “Il lavoro rende liberi” (2010) con il cantautore Andrea Sigona e con Daniele Tenca e Haggy Vezzano. “Cento passi contro la mafia” (2010) con Tiziana Di Masi e Gaetano Liguori. “Storie dell’Altra Italia” con Gang e Massimo Priviero.

In forma di solo reading, ha scritto “Luigi Tenco, morte di un cantautore” e “Le crepe della memoria” per le vittime del terremoto dell’Aquila.

SPETTACOLI DISPONIBILI

“Giovanni e Nori, una storia di amore e di Resistenza” (2014) con Gang e Gaetano Liguori e in versione solista. “1914 – 1918. La guerra degli ultimi. Diario di un alpino” (2014) con Massimo Priviero. ”Orazione civile sulla Resistenza” con Marino e Sandro Severini dei Gang e in versione solista, “Il paese della vergogna” e “Passione reporter” con Marino e Sandro Severini dei Gang , “Storie dall’Altra Italia” con Marino e Sandro Severini dei Gang e Massimo Priviero, “Quel giorno a Cinisi” e “Aquae Mundi” con Gaetano Liguori, “Il lavoro rende liberi” con Daniele Tenca e Haggy Vezzano, “Ustica Punto Condor” e “Piazza Fontana, il giorno dell’innocenza perduta” in versione solista, “Il sogno italiano” con Massimo Priviero, Tiziana Di Masi, Gaetano Liguori, Michele Fusiello sono gli spettacoli disponibili.


martedì 1 aprile 2014

Passeggiate d'Autore Milano - Nicola Falcinella: Gli svitati che mascalzoni. Passeggiata cinematografica II

La Porta Venezia anni ’30 de “Gli uomini che mascalzoni” di Mario Camerini con Vittorio De Sica o quella di inizio anni ’80 di “Ho fatto splash” di Maurizio Nichetti, uno dei registi milanesi che più ha filmato la sua città. In questo caso le tre protagoniste abitano in una casa ad angolo all’inizio di Corso Buenos Aires.
Nella zona si svolgono alcune scene di “Tutto a posto e niente in ordine” (1974) di Lina Wertmuller e c’è lo Spazio Oberdan, uno dei luoghi storici della fruizione cinematografica in città. Il giardino pubblico davanti al Museo di scienze naturali, quando ancora ci passava il tram, appare ne “La vita agra” (1964) di Carlo Lizzani con Ugo Tognazzi e più tardi in film di Renato Pozzetto, che riprese anche i lavori per la metropolitana a Cavour. Nel palazzo della stampa nella stessa piazza lavora Dario Fo cronista alle prime armi e un po’ goffo ne (1956) di Carlo Lizzani.
Si arriva in piazza Repubblica dove Michelangelo Antonioni filmò diversi momenti di “Cronaca di un amore”. La piazza è coperta di cadaveri nell’inizio da incubo de “I cannibali” (1970) di Liliana Cavani dall’Antigone. Fino ad anni recenti, con l’hotel Principe di Savoia che ha ospitato la parte italiana di “Somewhere” di Sofia Coppola.

Appuntamento
5 aprile
ore 10.30

Davanti all'ingresso dello Spazio Oberdan, Piazza Oberdan

10.00 euro/7.00 euro con Carta Più Feltrinelli

Info/Prenotazioni: 349.5712336 - paolo.melissi@gmail.com


Il libro
Luciano Bianciardi, La vita agra - Feltrinelli

La vita agra segnò per Luciano Bianciardi il momento dell’autentico successo - un successo che non tardò a fare entrare in sofferenza un intelletto indipendente come il suo. Il romanzo, ampiamente autobiografico, vede il protagonista lasciare la provincia e con essa la moglie e il figlioletto per andare a vivere a Milano. L’intento iniziale è far saltare un grattacielo, per vendicare i minatori morti in un incidente causato dalla scarsa sicurezza sul lavoro (il riferimento è all’incidente alla miniera di Ribolla del 1954, in cui persero la vita quarantatré minatori). Ma il protagonista vive in perenne bilico fra voglia di far esplodere il sistema e desiderio di esserne riconosciuto… A cinquant’anni dalla prima pubblicazione nel 1962, La vita agra resta un incomparabile sguardo sulle conseguenze umane e sociali del boom economico italiano, ricco di una scrittura irrequieta, precisa, impossibile da imbrigliare. Al romanzo si ispirò il celebre film La vita agra di Carlo Lizzani, con Ugo Tognazzi che interpretava il Bianciardi/protagonista.







L'autore
Nicola Falcinella è nato a Chiavenna (Sondrio) nel 1971. Laureato in chimica, giornalista e critico cinematografico. Ha scritto per decine di testate, ora collabora tra gli altri per i quotidiani La provincia di Como, L'Eco di Bergamo e Il manifesto, il settimanale svizzero Azione, www.balcanicaucaso.org, il periodico Cinecritica. Selezionatore della Settimana della critica della Mostra di Venezia, vicedirettore del festival Sguardi altrove di Milano, ha collaborato con diversi festival come consulente e curatore di retrospettive. Da una ventina d'anni segue grandi e piccoli festival di cinema. Tanti viaggi in Italia e in Europa, preferibilmente a est. Ha pubblicato due libri di cinema: “Agnès Varda. Cinema senza tetto né legge” e la biografia “Alida Valli. Gli occhi, il grido”, entrambi per l'editore Le Mani. Ha realizzato una dozzina di cortometraggi e documentari.