martedì 3 giugno 2014

Passeggiate d'Autore Milano - Eva Gabrieli: Il sacro e profano nella Milano spagnola

La prima immagine che ci viene alla mente della Milano spagnola è quella evocata dalla penna del Manzoni. Un luogo in cui spadroneggiano bravi e canaglie, l'autorità è volentieri connivente con i malvagi potenti, ma forte con i deboli e ingenui, e la politica più astuta è quella di non riformare i mali ma di nasconderli. E poi povertà, carestia e, sopra tutto, il conflagrare della peste. Un'epoca buia, di immobilismo culturale, poi ulteriormente oscurata degli spiriti della Controriforma, sempre più oppressivi.

Eppure nel Seicento Milano era una delle mete del Grand tour. Certo, una meta minore. Ma i visitatori ne lodavano la grandezza (Millain the great!), la qualità e la varietà delle manifatture, la bellezza dei monumenti, le collezioni di libri e opere d'arte, i gabinetti di meraviglie, il lusso ostentato dai ricchi abitanti, le sontuose feste, la disponibilità di merci provenienti da tutta Europa, la bontà e l'abbondanza dei cibi. Anzi, secondo il viaggiatore tedesco Johann Heinrich von Pflaumern, autore della migliore guida di viaggio del tempo, il Mercurius Italicus, Milano doveva essere considerata l'ottava meraviglia del mondo per la sua grandiosa architettura, le sue fortificazioni e la sua grande chiesa di marmo splendidamente decorata.

Andiamo allora alla ricerca di questa Milano, forse la più nascosta di tutte le Milano nascoste.

Per l'occasione sarà aperta per i partecipanti a Passeggiate la Sala del Grechetto a Palazzo Sormani


Appuntamento
Sabato 7 Giugno - 10.30
ingresso Pinacoteca Ambrosiana, piazza Pio XI, 2

10.00 euro / 7.00 euro con carta Più Giangiacomo Feltrinelli Editore
Info/Prenotazioni: 349.5712336 - paolo.melissi@yahoo.com


Il libro 
Giorgio Cosmacini - Il medico e il cardinale
Editrice San Raffaele
Il tragico scenario delle epidemie pestilenziali, nella Milano sforzesca e spagnolesca, rinascimentale e barocca, vide giustapporsi e contrapporsi tra loro il "governo medico-politico" e il "governo ecclesiastico" della peste ricorrente. Articolato negli oltre cento anni (1524-1632) di una storia cruciale, il libro indaga il rapporto tra Stato e Chiesa, tra scienza medica e fede religiosa. Tale rapporto mutevole è personificato, emblematicamente, nelle figure dei medici Giovan Pietro Arluno, Ludovico Settata, Alessandro Tadino e dei cardinali Ippolito 11 d'Este, Carlo e Federico Borromeo. I diversi modi dello storico confronto offrono spunti e riflessioni d'attualità.

Altri libri: A.A.V.V. - Milano è una seconda Parigi (Sellerio)





L'autore
Eva Gabrieli è nata a Milano, si è laureata in archeologia preistorica all'Università Statale, specializzandosi in protostoria del Levante meridionale. Ha preso parte a numerose campagne di scavo in Italia e in Giordania, lavorando in particolare al Monte Nebo, a Madaba e a Umm al-Rasas. Ha ottenuto diversi attestati di qualificazione nel campo dei beni culturali, frequentando corsi e seminari patrocinati dalla Regione Lombardia, da istituti universitari e da istituzioni museali. Per molti anni ha alternato l'attività di archeologa a quella di interprete fieristica, lavorando inoltre per conto di agenzie di pubbliche relazioni, società di servizi e formazione. Abilitatasi come guida turistica, si è dedicata allo studio della storia e della storia dell'arte della propria città. Attualmente lavora in ambito editoriale e come operatrice culturale.




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