martedì 20 maggio 2014

Passeggiate d'Autore Milano - Jacqueline Ceresoli: Cultural Walking Experience. L'Hangar Bicocca

Il nuovo nasce dalle ceneri della storia, Milano dall'identità industriale: è dal dal 1910 la capitale della Rivoluzione industriale e del Futurismo, rinasce dalle ceneri di luoghi decentrati, diventati distretti dell'innovazione urbanistica, architettonica e sociale, dove il futuro è già presente.

Il polo dell'arte e dell'architettura della Bicocca. 

Appuntamento:
24 Maggio
10.30 – ingresso Hangar Bicocca Via Chiese 2

10.00 euro/7.euro con Carta Più La Feltrinelli Milano
info: 4395712336 - paolo.melissi@yahoo.com

Con Librerie la Feltrinelli e Satisfiction


Il libro
La Bicocca e il suo territorio - Skira editore
Questo secondo volume della serie di pubblicazioni dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca completa la riflessione avviata con il primo volume uscito nel 2002 (La nascita di una università nuova: Milano-Bicocca. Dal lavoro di fabbrica alla fabbrica del sapere, Skira, Milano 2002), approfondendo e ampliando l’analisi del territorio in cui si è inserito il nuovo ateneo e dei rapporti che si vengono instaurando con la nuova realtà istituzionale nel quadro di una più ampia e profonda trasformazione del territorio metropolitano.
Elena dell’Agnese, curatrice del volume, delinea il paesaggio dell’area, che è ovviamente ormai un paesaggio largamente costruito e ricostruito con vistose connotazioni simboliche lasciate dalle numerose forme sociali che vi si sono via via insediate, prima, durante e dopo il processo di industrializzazione che ne ha caratterizzato l’economia. Ma la costruzione fisica, le fabbriche, le case, le strade non bastano a definire quest’area; altrettanto e per certi versi anche più importante è il contributo dell’invenzione letteraria alla creazione simbolica, e Mario Barenghi esplora con maestria l’apporto della letteratura, compresa quella industriale, alla forte immagine della società industriale milanese e del Nord Milano. Raffaele De Berti ci racconta come il cinema ha fornito immagini indimenticabili della società industriale che hanno plasmato in modo indelebile la costruzione della memoria collettiva dell’area. Barbara Bracco ricostruisce la semiologia dell’area attraverso i segni che le generazioni successive vi hanno lasciato con i nomi dei luoghi e le celebrazioni monumentali dei fatti. Uno dei luoghi progettati e costruiti nell’area dalla contemporaneità è il Parco Nord: quasi celato dietro le immagini dell’industria come uno scampolo di natura salvato dalla cementificazione, il Parco Nord, è destinato ad assumere un ruolo sempre più importante nella ricostruzione urbanistica e simbolica di un Nord Milano vivibile e non solo residuale rispetto a fabbriche e autostrade. Ce ne spiega la storia, le caratteristiche e le prospettive Marcella Schmidt di Friedberg. Il cambiamento che ha investito l’area del Nord Milano in diverse epoche, da regione boschiva e agricola a paesaggio industriale e a metropoli proiettata in un futuro già arrivato in cui i servizi e la società della conoscenza fanno la parte del leone, è il racconto di Vincenzo Matera che riflette sulle difficoltà di questo passaggio, da cui dipenderà in larga misura la memoria che le future generazioni riterranno di questi luoghi. I ricercatori del Laboratorio di Sociologia Visuale dell’Ateneo vivono ormai da anni l’esperienza quotidiana di questo cambiamento e, sotto la guida iniziale di Cristiano Mutti e Luca Liberatore, hanno utilizzato i loro strumenti, in particolare la tecnica della rifotografia, per registrarne le fasi con straordinaria precisione e pazienza cronachistica, grazie anche al contributo di Allegra Torricelli e Valentina Anzoise. Elena dell’Agnese avvia la seconda parte del volume, che comprende i contributi che docenti e ricercatori dell’Ateneo danno alla comprensione dell’area applicando le competenze delle rispettive discipline, con un saggio sulle “Intersezioni di scala”. Patrizia Farina e Laura Terzera contribuiscono con un approfondito studio delle trasformazioni demografiche ed economiche dell’area, sia dal punto di vista delle tendenze macro, sia da quello delle trasformazioni microeconomiche indotte dalla presenza dell’Ateneo. Silvia Mugnano, Chiara Tornaghi e Serena Vicari Haddock esaminano gli aspetti progettuali, in senso ampio, che sono intervenuti e stanno intervenendo nell’area, descrivendo il rapporto tra il rinnovo urbano, la creazione di spazi pubblici e i processi di mutamento della residenza nella zona, alla luce dei dati di ricerche comparate sulla trasformazione metropolitana. Anna Maria Morazzoni e Pietro Pirelli introducono la discussione di un elemento nuovo e significativo: la musica alla Bicocca, sia come attività nell’Ateneo sia dal punto di vista dell’imponente presenza del Teatro degli Arcimboldi, e con il racconto dell’esperienza dell’associazione musicale AGON.







L'Autore
Jacqueline Ceresoli (1965) storico e critico d’arte con specializzazione in Archeologia Industriale. Teorico delle arti visive contemporanee. Lezioni e  conferenze di lettura trasversale  della cultura  del progetto XX e XXI secolo ( arte, design, moda). Laurea : Lettere e Filosofia, indirizzo Storia dell’Arte Contemporanea, con Franco Barbieri e Antonello Negri e Specializzazione in Archeologia  Industriale con Antonello Negri, Università Statale di Milano.Docente a contratto di “Storia dell’arte contemporanea e comunicazione ”, Facoltà di Architettura, Politecnico Milano.Direttore artistico del Centro TAM  ( Trattamento Artistico dei  Metalli ), scuola d’Arte di  Pietrarubbia (PU), fondata da Arnaldo Pomodoro, dove insegna  “Storia  dell’arte contemporanea”. Docente  a  contratto  di Tecniche di Documentazione Audio Visive: “Città metalinguaggio della cultura contemporanea”, Scuola di  Nuove Tecnologie dell’Arte, Accademia di Belle Arti di Brera Milano.   Collabora con:  L’Arca, Luce, Flash Art, TGCOM, Made, www.exibart.com, www.kritikaonline.net.Scrive  saggi per testi universitari . Ha pubblicato  “La nuova  scena urbana. Cittàstrattismo e urban art”, F.Angeli, Milano 2005; “Trans-Design- L’identità ibrida e contaminata dei prodotti di inizio  millennio” Tecniche Nuove 2008. Tiene  conferenze sulle arti visive contemporanee negli atenei italiani e ha curato mostre in spazi pubblici e privati. 




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