martedì 14 ottobre 2014

Giovanni Cerri: Gorla, Crescenzago e la Martesana. In periferia, lungo la via d’acqua, tra storia e memoria

Il pittore Giovanni Cerri, col suo progetto “Milano ieri e oggi”, esplora la Martesana, arrivando fino a Gorla, passando per il Ponte Vecchio (sec. XVI) la Piazzetta dei Martiri di Gorla (il 20 ottobre del 1944, strage della quale quest’anno ricorre il 70° anniversario, monumento dello scultore Remo Brioschi), e la Riviera di Crescenzago, fino a Villa Lecchi e la Chiesa Santa Maria Rossa.

Appuntamento
Sabato 18 ottobre
10.30
Cassina de' Pomm – Via Melchiorre Gioia, angolo via Tirano
10 euro/ 7 euro con Carta Più Feltrinelli
Info/Prenotazioni: 3495712336 - paolo.melissi@yahoo.com

Il Libro
“Milano ierie oggi” nasce da un’idea di Giovanni Cerri e si articola in 4 esposizioni, per un totale di circa 50 opere. La città viene rivisitata nei suoi luoghi più tipici e conosciuti, dal Duomo al Castello Sforzesco, dai palazzi storici delle Istituzioni alle più famose chiese, i Navigli e il nuovo Skyline in vista dell’Expo 2015. Un riassunto visivo della città, da quella “scomparsa”, come la cerchia degli
antichi Navigli ora coperti, a quella moderna e contemporanea delle nuove aree. Un progetto che da un lato si incentra sulla raffigurazione del paesaggio urbano, dall’altro omaggia – attraverso rielaborazioni e reinterpretazioni – la pittura di autori legati alla città di Milano come Angelo Inganni, Giovanni Migliara, Emilio Gola, Pompeo Calvi, Mosè Bianchi, Domenico Induno, Giannino Grossi. Maestri che hanno documentato scorci e vedute della nostra città tra ‘800 e ‘900.





L'Autore
Mi chiamo Giovanni Cerri e sono un artista italiano, che vive e lavora a Milano.
Figlio d’arte (mio padre è il pittore Giancarlo Cerri), sono nato nel 1969 a la mia attività si è sviluppata nell’ambito della pittura. Ho iniziato a esporre nel 1987 e da allora ho tenuto mostre in Italia e all’estero (Croazia, Germania, Canada, Francia, Cina, Bolivia). Sono da sempre ispirato dal territorio urbano di periferia. Un tema che sviluppo dall’osservazione diretta della mia città ma estendibile alle “zone di confine” di qualsiasi metropoli. Mi ha particolarmente interessato l’archeologia industriale, i “relitti” architettonici di un’epoca che scompare.Dal 2001 al 2009 il supporto sul quale dipingevo era la carta di quotidiano, per sottolineare la contemporaneità attraverso frammenti di scritte di cronaca, politica, economia, sport...Tra le esposizione più significative di questo periodo cito la mostra “Sopravvivenze” alla Fondazione Cini di Ferrara e alla Galleria Cortina di Milano nel 2005. Nel 2006 ho reinterpretato sedici frammenti della Cappella Sistina di Michelangelo e questo lavoro si è concretizzato nella mostra “Sixteen-a” alla Galleria Blanchaert di Milano. Nello stesso anno, su invito del curatore Philippe Daverio, sono stato invitato al prestigioso Premio Michetti. Nel 2008 ho esposto con mio padre nella mostra “I Cerri. Giancarlo e Giovanni, la pittura di generazione in generazione” al Museo della Permanente di Milano. Successivamente ho partecipato alla rassegna “Masters of Brera” al Museo Nazionale di Shanghai.
Nel 2009 ho tenuto una mostra personale a Parigi alla Galleria Orenda Art International dal titolo “Archéologie du present” e alla Galleria Gli Eroici Furori di Milano ho realizzato un’esposizione ispirata dal romanzo best-seller “Gomorra” di Roberto Saviano. Per l’occasione ho presentato un grande trittico (cm. 240x440).Nel 2010 sono tornato alla pittura ad olio su tela con la mostra “Hurricane of light” alla Galleria De Luca Fine Art di Toronto e “Pastorale” alla Galleria Kuhn & Partner di Berlino. In quell’anno ho presentato alla Triennale Design Museum di Milano un grande trittico dal titolo “Habitat” (cm. 220x460) nell’ambito del Premio “Riprogettare l’archeologia”, organizzato dal Politecnico di Milano. Nel 2011, invitato dal curatore del Padiglione Italia Vittorio Sgarbi, ho partecipato alla 54° Biennale di Venezia.


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